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"Pierangelo Summa, scultore di maschere e di marionette e regista teatrale, ha chiuso gli occhi mercoledì 15 luglio 2015. Quelli che l’hanno conosciuto sanno che, leggero ormai come l’aria, egli resta con noi per sempre, per tutto quello che ci ha trasmesso e perché siamo tutti impregnati da quella forza creatrice che lo ha sempre animato. "

 Sara Summa, regista cinematrografica, 2015.

Pierangelo Summa, nato a Como nel 1947, entra nel mondo del teatro nel 1966. Fino al 1980, la sua attività teatrale si esercita soprattutto in Italia, dove crea due compagnie di Teatro di Figura con le quali, esplorando le tradizioni popolari, sviluppa delle forme originali di teatro d’ombra e di burattini. S’impegna, con il movimento teatrale degli anni Settanta, nella ricerca di tecniche d’intervento territoriale per far crescere il teatro nei luoghi di vita. È in questo contesto che incontrerà Italo Gomez, Giuliano Scabia, Dario Fo, l’Odin Teater, Roberto Leydi, Mario Lodi, Carlo e Alberto Colombaioni, o ancora Augusto Boal. In questo periodo Pierangelo Summa crea una ventina di spettacoli teatrali di burattini, da vita per tre anni a una trasmissione ebdomadaria alla Televisione Svizzera Italiana, Il Giudice di Roccastorta, e interviene in diverse scuole, licei e quartieri suburbani allestendo progetti di lunga durata. 

In Francia, a partire dal 1980, Pierangelo Summa si dedica alla creazione di maschere per il teatro, spaziando creativamente dalla tradizione della Commedia dell’Arte no alla concezione di forme nuove, utilizzando tan- ti tipi di materiali. Durante questo periodo, il suo atelier di Montreuil, nei sobborghi di Parigi, è uno spazio d’incontro e di dibattito per tante giovani compagnie. Pierangelo Summa propone, in questo ed altri luoghi, numerosi laboratori di formazione sul gioco mascherato (Espace Acteur, Maison des Arts de Créteil, Stages AFDASS); al contempo espone diverse volte le sue maschere ad Avignone e viene apprezzata la sua presenza al festival di Nyon in Svizzera. Molto legato al mondo dell’infanzia, Pierangelo Summa è anche in quel periodo creatore di giocattoli (gruppo Hachette); realizza vari interventi nelle scuole, dove con l’intermediario della marionetta e della maschera accompagna i bambini alla scoperta del loro paese e della loro storia. 

Dagli anni Novanta Pierangelo Summa si dedica principalmente al lavoro di regia teatrale. Capitalizzando da una parte la sua esperienza del teatro popolare, sviluppato collettivamente con gli abitanti delle città, e d’altra parte il suo lavoro di plastico e mascheraio, concepisce anche diverse manifestazioni su scala urbana.Crea delle strutture per il Carnaval di Créteil, concepisce ex-novo il Carnaval de Villeneuve le Roi e lo segue per quattro anni, crea la leggenda urbana del Gigante Edgar nella diciassettesima circoscrizione di Parigi, e viene incaricato della regia del Palio di Isola Dovarese (Provincia di Cremona) dal 1999 al 2011. Realizza anche una ventina di regie teatrali, in gran parte su dei testi di scrittori contemporanei, tra cui: 

- Jean Genet, Les paravents, Les Bonnes, (pro- getto europeo Culture 2000 con l’Ecole Nationale Supérieure de théâtre de Cracovie e l’Università di Siena, Centre National d’Art Dramatique de Montreuil 2004; Avignon OFF 2010, Laurette Théâtre, Avignon; Mois de la Francophonie 2011, Théâtre Hamaz- gaïn, Erevan, Armenia; Les Déchargeurs, Parigi; Festival du théâtre francophone 2012, La Ménagerie, Berlino); 

- Anthonin Artaud, Le théâtre et la Peste (Festi- val d’Avignon 1999), Moi je ne supporterai plus, création sur la base des textes d’Antonin Arthaud: Voyage au pays des Tarahumaras (Festival Fran- cophone de Berlin); 

- Thérèse Aouad-Basbous, Pour un Homme seul (Beyrouth, 2000), Comme un oiseau sur son vélo (théâtre de la Girandole, Montreuil, 2009);
- Karl Valentin, Le Cabaret (Festival d’Avi- gnon 2002); 

- Federico Garcia Lorca, Le Théâtre de Don Cristobal (Festival de la foire S.Germain 2003; Versailles 2004);
- Sofocle, Œdipe Roi (Festival d’Argenteuil, 2008); 

- Dario Fo e Franca Rame, Une Femme seule (Les Déchargeurs, Parigi, 2011) 

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